Quando parliamo di rischi collegati al lavoro di cura a domicilio è importante distinguere tra i rischi che corrono i pazienti e quelli che interessano coloro ai quali prestano assistenza.
In entrambi i casi, durante i miei anni di esperienza, ho spesso potuto osservare carenze e vizi, sia di forma sia di sostanza, che mettono in pericolo l’incolumità di tutti gli interessati, sottoponendoli ad inutili pericoli che rischiano di portare ad evitabili conseguenze, più o meno gravi, sulla loro salute.
I rischi collegati al lavoro di cura a domicilio: una panoramica
Il lavoro a domicilio ha molte peculiarità, una delle quali consiste nella difficoltà con la quale le persone vedono il contesto abitativo come un vero e proprio luogo di lavoro. Per questo motivo, i rischi ad esso correlati sono spesso sottovalutati, sia da ed in relazione agli assistiti sia da ed in rapporto agli assistenti. La natura stessa dell’attività di assistenza ad una persona fragile e/o non autosufficiente, direttamente a casa sua, spesso attiva delle modalità e dei comportamenti che possiamo definire come lontani da regole e abitudini che si riscontrano tipicamente, ad esempio, nei contesti aziendali.
Durante gli anni di attività ho potuto osservare centinaia di situazioni in cui le persone hanno sottovalutato i rischi legati a questo tipo di lavoro. Soprattutto quando il rapporto diventa duraturo e stabile si innescano dinamiche di confidenza ed intimità che tendono a far scivolare la relazione su piani più informali, sia nella tipologia di comunicazione utilizzata sia per ciò che riguarda le norme di sicurezza.
Credo di poter dire che tutto questo sia comprensibile se penso a come ciascuno di noi sottovaluti alcuni aspetti di sicurezza o di semplici norme di buon senso all’interno della propria abitazione. Quanti di noi, ad esempio, tengono in casa un estintore? Oppure, a chi è già successo di salire su una sedia, piuttosto che usare una scala, per raggiungere un oggetto posto in alto? Io stessa, a ben pensarci, non possiedo un tappetino antiscivolo all’interno della mia doccia!
E così potrei andare avanti per ore, formando un elenco più o meno infinito di esempi di rischi a cui ci sottoponiamo inconsapevolmente ogni giorno durante le nostre attività casalinghe.
Tutto questo, che denota una scarsa sensibilità ai temi della sicurezza e della prevenzione di cui tutti siamo un pò vittime, può facilmente essere riportato a ciò che avviene nei domicili, teatro di assistenze da parte di personale socio assistenziale e sanitario nei confronti di persone più o meno consapevoli e/o sensibili a questi temi.
Da anni racconto alle famiglie e agli assistenti che la professionalità di questo settore è importante e che essa dipende da tutti quanti noi. Soltanto con la collaborazione di ciascuno di noi, infatti, tutto può farsi virtù e concorrere veramente allo scopo per cui noi tutti esistiamo e cioè essere un contributo effettivo e reale per le persone di cui ci prendiamo cura.
Diverse tipologie di rischi collegati al lavoro di cura a domicilio
Esistono diverse tipologie di rischi a cui sono sottoposti i lavoratori che prestano assistenza domiciliare, rischi per la sicurezza, per la salute, da agenti chimici, biologici e i rischi trasversali.
Questi ultimi, come gli altri, sono molto trascurati sebbene siano particolarmente diffusi nel nostro settore. Per questo motivo, durante le nostre attività lavorative come cooperativa che si occupa di assistenza domiciliare alla persona, poniamo particolare attenzione allo stato di benessere dei collaboratori che si prendono cura dei nostri pazienti, assicurandoci che essi rispettino i turni di riposo e che i loro diritti siano sempre garantiti.
Specialmente gli operatori in convivenza svolgono un ruolo molto delicato e di estrema vicinanza e presenza con gli assistiti ed è necessario che operino in stato di lucidità e calma, evitando condizioni di sovraccarico e stress.
Quali sono i rischi che possono insorgere negli ambienti domestici per i lavoratori?
L’attività di assistenza domiciliare comprende compiti e mansioni che celano rischi che tutti noi corriamo quotidianamente mentre svolgiamo le nostre attività casalinghe e probabilmente è proprio per questo che vengono sottovalutati.
Chi di noi, ad esempio, quando fa partire un programma di lavaggio della lavatrice immagina che, quella semplice attività, possa causare una folgorazione o un incendio?
I 9 rischi a cui vanno incontro i lavoratori socio assistenziali.
Rischio elettrico nel lavoro di cura
Il rischio elettrico si verifica ogni qual volta siamo in presenza di prese elettriche e/o elettrodomestici e può portare a folgorazioni e/o allo sviluppo di incendi.
Rischio Gas nel lavoro di cura
L’impianto a gas è particolarmente pericoloso all’interno di un ambiente domestico e può avere conseguenze che coinvolgono l’intero stabile. Questo rischio è presente in cucina e negli spazi in cui sono collocate le caldaie e può portare a incendi ed esplosioni.
Rischio Fuoco nel lavoro di cura
Questo rischio è presente in tutti gli ambienti della casa.
La cucina è un ambiente particolarmente propenso a scottature o incendi sebbene tutte le stanze possono ospitare una stufa elettrica o delle prese difettose o sovraccariche che possono dare origine ad un cortocircuito e ad un incendio.
A quanti di noi è capitato di tenere troppo vicino ai fornelli oggetti che hanno corso il rischio di prendere fuoco? Mai visto uno strofinaccio bruciato? Io si!
Rischio chimico nel lavoro di cura
Il rischio chimico durante il lavoro di cura è legato all’utilizzo di detergenti, disinfettanti, insetticidi, sgrassatori ed altri prodotti destinati all’igiene ambientale che, lo ricordiamo, è parte integrante delle attività lavorative degli assistenti familiari. Questi prodotti possono arrecare danni sia all’ambiente sia alle persone. Se utilizzati in modo scorretto, ad esempio, possono provocare intossicazioni, allergie e irritazioni.
Rischio acqua nel lavoro di cura
Gli ambienti più pericolosi quando parliamo di Rischio Acqua sono la cucina ed il bagno. In queste stanze, infatti, possiamo entrare in contatto con acqua troppo calda ed ustionarci, provocare allagamenti a causa di un cattivo utilizzo o di un mal funzionamento dell’impianto idrico, incappare in folgorazioni in caso di contatto dell’acqua con elettrodomestici in funzione, scivolare e farci male nel caso di presenza di acqua nella vasca da bagno o nella doccia o per il pavimento bagnato.
Rischio da movimentazione dei carichi e posture nel lavoro di cura
Il lavoro di assistenza alle persone è un’attività altamente usurante da un punto di vista fisico. La cura della casa e di pazienti non autosufficienti o disabili sottopongono in particolare modo la schiena a sforzi potenzialmente dannosi. Anche da queste affermazioni è possibile dedurre che si tratta di un lavoro in cui la professionalità e la preparazione devono essere poste come prioritarie. Conoscere le giuste tecniche con cui muoversi e con le quali movimentare i pazienti fa una differenza abissale se paragonato a persone che si improvvisano in un mestiere che è tutt’altro che banale da tutti i punti di vista.
Rischio cadute nel lavoro di cura
All’interno di un ambiente domestico mal gestito le cadute possono avvenire con grande facilità. Pensiamo ai pavimenti bagnati, ad eventuali ostacoli presenti negli spazi, che possono essere mal congegnati o disordinati, a tappeti, a fili elettrici liberi, all’uso scorretto di sgabelli e sedie, a calzature non idonee al lavoro di assistenza. Le cadute costituiscono un importante rischio di infortunio sul luogo di lavoro.
Rischio biologico nel lavoro di cura
Il rischio biologico è legato alla presenza di microrganismi, virus, batteri e funghi.
Questo rischio è piuttosto diffuso, se pensiamo che tali microrganismi possono trovarsi ovunque (nell’acqua, nell’aria, nella terra, nel cibo, sugli oggetti, nell’uomo, negli animali e nelle piante), e pericoloso, considerando che può causare infezioni, allergie ed intossicazioni. Un’altra caratteristica di questo tipo di rischio è la facilità di diffusione, potendosi propagare attraverso varie modalità (inalazione di aria, contatto diretto tra persone malate, ingestione di alimenti contaminati, puntura d’ago o taglio, puntura di insetti, morso di animali, rapporti sessuali).
Gli ambienti della casa maggiormente a rischio biologico sono la cucina, il bagno, la cantina e la camera da letto.
Rischio tagli e abrasioni nel lavoro di cura
La cucina ed il bagno sono gli ambienti della casa più a rischio quando parliamo di tagli e abrasioni. Qualora incappassimo in tagli o abrasioni occorrerà evitare di trascurare le ferite per fare in modo che non si infettino.
Alla luce di questa disanima, esiste un ambiente della casa più a rischio di altri, in termini di sicurezza ed incolumità degli operatori?
Certamente la cucina ed il bagno presentano una elevata presenza di pericoli in termini di quantità e qualità del rischio. Allo stesso tempo mi sento di dire che tutti gli ambienti possono essere teatro di incidenti anche gravi. Questo dipende dal livello di presenza che agiamo nelle nostre attività e dalla nostra capacità di stare attenti e di rispettare le norme di sicurezza. E’ evidente che se facciamo un cattivo utilizzo di una presa elettrica, sovraccaricandola, oppure se lasciamo una candela accesa in un luogo in cui può facilmente cadere, anche il corridoio o il salotto possono diventare iper pericolosi!
Come sempre la differenza la facciamo noi, con la nostra attenzione e dedizione nel nostro lavoro.
Un operatore preparato può fare la differenza anche parlando di rischi? Assolutamente si! Un assistente familiare formato che sia in grado di leggere l’etichetta dei prodotti per la pulizia e di conseguenza sappia come usarli e come conservarli, ad esempio, può fare la differenza per tutti!