Cuore: attacco di panico o infarto?
Il cuore, l’organo pulsante del nostro corpo, che dona gioia e vita per affrontare la quotidianità insieme ai nostri cari. Tuttavia, è anche una delle maggiori cause di malattia per molte persone, soprattutto, della terza età.
Per questo motivo è importante fare una distinzione tra arresto cardiaco e infarto, in quanto molte persone sono inclini a confondere i due termini
Dunque, cerchiamo di fare chiarezza!
Arresto Cardiaco
Prima di tutto è importante comprendere che cos’è l’arresto cardiaco?
Quando usiamo il termine “arresto cardiaco” facciamo riferimento a un mal funzionamento del cuore in quanto non riesce più a pompare il sangue nel corpo in maniera corretta ed a condurre l’ossigeno agli organi vitali. L’assenza di circolazione del sangue e dell’ossigeno porta a gravissime conseguenze, fino alla morte del paziente.
L’ossigeno, infatti, all’interno del sangue è essenziale per gli organi e i tessuti che, solo in questo modo, si manterranno vivi e funzionanti. Di conseguenza, quando ci troviamo in assenza di ossigeno a rimetterci maggiormente, in quanto più vulnerabile, è il cervello che si danneggia irreversibilmente in pochissimo tempo.
Invece, che cos’è l’infarto?
Quando parliamo di infarto, infatti, intendiamo un danno improvviso ad una parte del cuore che è generato dall’occlusione di una delle coronarie, ovvero le arterie responsabili del trasporto del sangue al tessuto muscolare cardiaco.
Normalmente chi è colpito da un infarto manifesta sintomi come:
- dolore toracico;
- male a una o entrambe le spalle;
- male alla schiena, al collo, alla mascella o allo stomaco;
- fiato corto, pallore, sudorazione e nausea.
In particolare, se l’infarto non viene preso in tempi brevi si estende ad una maggiore porzione del cuore, alterandone in questo modo le sue contrazioni, ed in questo modo si può incorrere ad un arresto cardiaco.
Attacco cardiaco vs infarto, come fare?
In caso di emergenza sareste in grado di riconoscere la differenza tra un infarto miocardico e un arresto cardiaco?
Per la maggior parte delle persone la risposta a questa domanda è NO!
Vediamo insieme, dunque, le principali differenze elaborate da Italian Resuscitation Council.
Per l’arresto cardiaco:
- la vittima è priva di conoscenza;
- non reagisce se chiamata o scossa;
- non respira o respira in maniera anomala.
Cosa fare quando compaiono questi sintomi ad un nostro caro? Sicuramente la prima cosa da fare è chiamare i numeri di emergenza 112 o 118 e contemporaneamente iniziare le compressioni toraciche.
Invece, per l’infarto i fattori principali sono:
- la vittima è cosciente, può essere agitata o debole;
- avverte dolore al torace o altri punti, come braccio, gola e stomaco;
- può avere fiato corto, freddo e sudorazione.
In questo secondo caso basta semplicemente chiamare velocemente il 112 o il 118 e aspettare vicino al vostro caro l’arrivo dell’ambulanza.