AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO TORINO
Nel periodo in cui ci troviamo a vivere sono molte le persone anziane che ricercano assistenza e aiuto per le loro attività quotidiane, in quanto non sono più in grado, dato la loro scarsa mobilità del corpo, di prendersi cura di sé stessi. Di conseguenza hanno bisogno di una persona che le assista nell’affrontare alcuni atti della loro vita.
Per questo motivo, le istituzioni che entrano in gioco, al fine di garantire una maggiore tutela sono molteplici, tra le più comuni e ricercate, troviamo l’amministrazione di sostegno. Questo tipo d’istituto mira a tutelare, in maniera transitoria o permanente, tutte quelle persone che mantengono la loro capacità di intendere e di volere ma allo stesso tempo non sono più in grado di provvedere a se stessi, perché affetti da problematiche di infermità oppure fisiche o psichiche.
AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO RICORSO
Prima di tutto, chi può richiedere l’amministrazione di sostegno?
L’amministrazione di sostegno può essere richiesta:
- dallo stesso beneficiario, che dovrà andare ad indicare all’autorità competente tutte le tipologie di atti per cui richiede l’assistenza;
- dal coniuge;
- da una persona stabilmente convivente;
- dai parenti entro il quarto grado;
- da affini entro il secondo grado;
- dal tutore per poi finire con il curatore o dal Pubblico Ministero.
Oltre alle persone elencate, esistono autorità che hanno l’obbligo di presentare ricorso al pubblico ministero, queste sono i servizi sanitari e sociali che hanno il dovere di segnalare lo stato di salute del paziente una volta che ne sono venuti a conoscenza della sua incapacità di provvedere a se stesso.
Chi può essere nominato amministratore del paziente?
Per nominare l’amministratore di sostegno si dovrà sempre tenere conto della cura e degli interessi della persona beneficiaria. Per cercare di garantire le attenzioni migliori, al beneficiario viene data la possibilità di designare una persona di sua fiducia. Qualora questo non avvenisse, sarà il giudice a scegliere il tutore preferibilmente tra il coniuge, la persona stabilmente convivente oppure un parente entro il quarto grado di famigliarità. In ogni caso tutte le persone che verranno prese in esame per ricoprire il ruolo di amministratore, dovranno esserne degne e avere una condotta impeccabile.
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO PROCEDURA
A chi competono le decisioni dell’amministrazione di sostegno?
Colui che ha le competenze in materia per la tutela del malato è il giudice tutelare, sarà lui, nel momento della richiesta, a valutare il ricorso, istituire il procedimento ed emettere il provvedimento.
In caso di una sentenza affermativa, il giudice dovrà anche stabilire quali atti verranno compiuti dall’amministratore di sostegno e quali rimarranno in capo al tutelato. Di conseguenza, tutti quegli atti che non vengono esplicitamente indicati dal giudice continueranno ad essere esercitati autonomamente dal beneficiario, come descritto nell’articolo 409 comma 1 “il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza necessaria dell’amministrazione di sostegno”.
Quali effetti può avere il decreto del giudice sulla persona?
Il decreto emesso va a garantire la durata dell’incarico e i poteri dell’amministratore di sostegno. Il nome di quest’ultimo dovrà essere inserito nei registri di stato civile solo dopo aver prestato giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà.
Nel caso in cui l’amministratore venga meno al suo giuramento, mostrando gravi inadempienze, potrà essere rimosso dal suo incarico.
Atti praticati dell’amministratore di sostegno:
- La prima cosa che dovrà fare è un elenco dei beni di maggiore valore posseduti al paziente
- Ogni anno dovrà presentare al giudice il rendiconto della gestione economica
- Dovrà documentare tutte le spese più importanti
- Sarà tenuto a rispettare un limite per le spese ordinarie che viene stabilito dal giudice
- Dovrà redigere un rendiconto sullo stato di salute del beneficiario
- Sarà tenuto a richiedere autorizzazione al giudice nel caso in cui debba compiere atti di straordinaria amministrazione
AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO COSTI
In questo caso, come anche per l’interdizione, la famiglia dovrà semplicemente sostenere i costi di una marca da bollo corrispondente a 27,00 euro e non sono previsti altri pagamenti.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni sulle procedure dell’amministrazione di sostegno puoi visitare il nostro sito gaialucia@progetto-assistenza.it oppure chiamaci ai numeri 0117930904 e 3200374417 per chiedere una consulenza gratuita da parte del nostro avvocato esperto in diritte del malato e del disabile