In quali modi e in quali occasioni il procuratore d’aiuto può aiutare le famiglie ?
Supporto nella ricerca di servizi assistenziali o sanitari domiciliari
Il procuratore d’aiuto può fornire informazioni e redigere un piano di assistenza personalizzato al fine di guidare la famiglia verso la soluzione più funzionale ed economica in materia di servizi assistenziali o sanitari domiciliari e l’individuazione della figura o delle figure più adatte a svolgerli.
Supporto burocratico-amministrativo e psicologico legato alle attività assistenziali
Il procuratore d’aiuto è la figura a cui rivolgersi anche quando non si ha bisogno di una badante o di un operatore di aiuto, bensì si cercano un aiuto dal punto di vista burocratico- amministrativo, un supporto nella pianificazione del tempo assistenziale, oltre che nel coordinamento con gli altri familiari, e un supporto psicologico in periodi particolarmente
intensi e stressanti.
In questo caso il procuratore d’aiuto supporta la famiglia consigliando soluzioni mirate, avvalendosi anche dell’eventuale consulenza di altri professionisti. Può dare informazioni in merito a diritti fiscali, diritti sanitari, sussidi, ecc.
Può, inoltre, fornire un supporto specifico anche in caso di assenza temporanea della badante, ad esempio per ferie, di problematiche con quest’ultima, oppure semplicemente occuparsi della sua gestione lavorativa.
Impossibilità di garantire l’assistenza a causa della distanza dall’abitazione del caro
Il procuratore d’aiuto fornirà tutto il supporto necessario per le esigenze di prima necessità e si occuperà del monitoraggio, tenendo i familiari aggiornati in merito alle condizioni del loro caro.
Ricovero in una struttura residenziale
Il procuratore d’aiuto può ricevere una procura speciale, prevista dal Codice Civile, che gli consente di verificare la corretta applicazione del contratto di ospitalità e delle leggi in vigore nel caso in cui l’assistito venga ospitato in strutture residenziali.